Il Terzo relitto

L’opera “Il terzo relitto” è un romanzo giallo-storico, mistery dove la protagonista si trova a fronteggiare situazioni inaspettate in cui dovrà darsi da fare per scoprire la verità su fatti avvenuti vent’anni prima nel mare che circonda le sette sorelle e legati alla prima guerra punica combattuta in quelle acque nel terzo secolo a.C.. Il libro è stato pubblicato a giugno del 2017 da Salani Editore ed è la riscrittura di una prima stesura dal titolo ‘Il quinto relitto’ pubblicato dalla stessa autrice nel 2011 con la casa editrice siciliana Euno Edizioni. Barbara Bellomo, laureata in Lettere, dopo avere conseguito il dottorato di ricerca in Storia antica, ha lavorato per diversi anni presso la cattedra di Storia romana dell’Università di Catania dedicandosi alla pubblicazione di diversi testi di storia romana. Della collana Romanzo Salani fanno parte ‘La ladra di ricordi’, ‘Il peso dell’oro’, ‘Il libro dei sette sigilli’ e ‘La casa del carrubbo’. Protagonista della storia è Isabella De Clio, bellissima studiosa del Museo di Avola. L’archeologa si imbatte nella copia di un manoscritto risalente al terzo secolo a.C. in cui riemergono particolari sulla prima guerra punica condotta dal console Cornelio Scipione, inclusa la notizia dell’affondamento di tre navi romane nel mare delle odierne isole Eolie per difendere un prezioso carico. Anni prima due di quelle imbarcazioni sono state ritrovate, riportate a secco e conservate a Taormina, grazie all’attività di un noto ricercatore, esperto di immersioni. Dal confronto con lo studioso che ha curato il rinvenimento non emerge nulla in merito al carico prezioso che, secondo il manoscritto, il console avrebbe fatto affondare per impedire che i cartaginesi se ne impossessassero. Nella mente dell’archeologa si affollano diverse ipotesi, tra cui quella che il manoscritto è falso oppure il carico è stato disperso dai movimenti tellurici del fondale e dalle maree oppure prima del ritrovamento i relitti sono stati saccheggiati da ladri di tesori. Mentre Isabella cerca di ricostruire gli eventi storici viene a sapere che una sub esperta ha perso la vita in circostanze ad oggi non ancora chiarite durante un’immersione avvenuta anni prima nel corso della campagna di ritrovamento dei due relitti. La curiosità per la verità storica ma anche per far luce sulla morte della giovane subacquea spingono l’archeologa a mettersi in gioco nella ricerca del terzo relitto e del responsabile dell’irrisolto delitto entrando in contatto con uomini privi di scrupoli. La protagonista descritta è una persona vera e umana che ogni giorno si confronta con la sua malattia, la cleptomania, che la induce a rubare oggetti collegati alle persone con le quali si relaziona, forse per recuperare quella sicurezza emotiva persa a causa dell’abbandono del padre, avvenuto nella sua infanzia, a causa di un nuovo legame affettivo del padre con una donna che non era sua madre.
La lettura è immediata in virtù di un lessico chiaro e scorrevole anche quando la narrazione si sposta di ventidue secoli indietro tra consoli romani, senatori impegnati nella gestione di quinqueremi e triremi. La scrittura di Barbara Bellomo è fluida e accattivante, permettendo al lettore di immergersi completamente nella narrazione e di vivere le emozioni dei personaggi. Il libro si inserisce nel contesto dei romanzi che mescolano avventura, suspense e mistero, mantenendo una forte componente emotiva e psicologica. L’autrice è capace di evocare atmosfere suggestive e ambientazioni ricche di dettagli, che trasportano il lettore nel mondo della storia. Il suo stile narrativo è fluido e coinvolgente, anche se a volte può risultare un po’ discontinuo. I dialoghi nel libro sono ben strutturati e contribuiscono a mantenere il ritmo della storia, la scrittura di Barbara Bellomo è godibile per la sua pulizia e chiarezza. Le descrizioni sono un elemento fondamentale del romanzo, in quanto creano un’atmosfera coinvolgente e sensoriale. L’autrice riesce a trasportare il lettore nelle profondità marine dell’arcipelago delle Eolie, rendendo tangibile l’entusiasmo e la passione dei personaggi durante la ricerca del terzo relitto.
Dietro la noiosa ordinarietà quotidiana si celano persone che elaborano traumi infantili, con cui devono convivere e per loro ogni giorno è una sfida per rendere i comportamenti impulsivi connessi alle vicende del passato socialmente accettabili. In tale panorama si inserisce la capacità di superare le sfide e trovare nuovi significati nella vita attraverso l’indagine e la risoluzione dei misteri. Ma i risultati si ottengono solo dal duro lavoro, accanto alla casualità fortuita e all’intelligenza trova un ruolo importante la determinazione nel volere raggiungere un obiettivo.